lunedì 3 giugno 2013

Caravaggio e dintorni

Se capitate come me a Napoli, vi prego non correte, prendetevi un attimo per guardarvi intorno e cercate di andare oltre ciò che di solito siete abituati a vedere. Salite per via dei tribunali in pieno Spaccanapoli, così viene chiamato volgarmente il Decumeno Inferiore, una arteria del centro antico della città che non vive ma vibra ! Tra palazzi dove il sole non si vede, stradine s'incrociano sotto archi e panni stesi, qui c'è uno dei grandi tesori d'arte della città che in troppo pochi conoscono.  Alle spalle della cattedrale di S.Gennaro in una traversa di via Duomo, difronte alla guglia restaurata, in un palazzo che timidamente è segnalato, c'è il Pio Monte Della Misericordia



Fondato 412 anni fa in un  contesto di totale disinteresse dei viceré per le condizioni del popolo, nasce a Napoli nel 1601 il Pio Monte della Misericordia.
L’istituzione si proponeva di esercitare le Opere di Misericordia ispirate al Vangelo. In modo del tutto personale, adattandole alle necessità del tempo, le attività in origine, si dividevano in:
1) Visitare gli infermi.
2) Seppellire i morti.
3) Liberare i carcerati.
4) Redimere i cattivi (liberare, tramite il pagamento del riscatto, gli uomini fatti schiavi dai turchi, colpevoli di numerose incursioni nel Regno).
5) Sostenere i poveri vergognosi (riferita alle opere del dar da mangiare agli affamati, dar  da bere agli assetati e vestire gli ignudi).
6) Ospitare i pellegrini.
7) Patrimonio (gestione economica dell’ente)
 
Nel 1856 essendo terminate le incursioni dei turchi nel Mediterraneo si decise di sostituire l’opera di riscattare gli schiavi: l’esigenza sociale del momento era aiutare quelle giovani donne che per miseria o per obbligo erano costrette alla prostituzione.

Ed è qui che all'interno della chiesa a pianta ottagonale, in uno degli altari si trova uno dei quadri più belli del Caravaggio "Le sette opere della misericordia" commissionatogli proprio per esaltare l'operato dell'ente dipinto tra il 1606 e il 1607 . L'effetto della grande tela sullo spettatore è qualcosa di personale, la forza della luce nelle ali dell'angelo che vien fuori da un'atmosfera buia e una serie di particolari e volti , non possono lasciare indifferente nemmeno chi di arte è a digiuno. Con gli anni e le varie evoluzioni politiche e sociali, il Pio Monte della Misericordi si è trasformato ed ha aggiunto una collezione di dipinti, mobili e scritti che viene conservata al piano superiore nella Quadreria.
 
 
 
Dopo la visita fermatevi per un caffè, di quelli buoni, napoletani DOC e fatevelo servire da chi lo farà con un buongiorno ed un sorriso, infatti a 10 mt c'è la "caffetteria Caravaggio". Due anni fa ci capitai per caso quando era aperto da nemmeno un mese, da allora è tappa fissa ogni volta che ripasso da sola o in compagnia. La sua proprietaria Daniela mi accolse con la cordialità che distingue le persone solari e mi parlò della scelta del nome del suo bar come omaggio al pittore, al Pio Monte e a quella strada così degradata eppure ricca di arte e cultura, dove i motorini sfrecciano veloci su una strada tutt'altro che dritta e le signore calano giù dal balcone "o panare" per la spesa, dove la facciata turistica è un po' più su...a via duomo, S Gregorio Armeno e il Decumeno Maggiore.  E poi mangiatevela una pizza ! Quella fritta e piegata in un foglio di carta pane e camminate tra archi, guglie, panni stesi, cornetti e statuine di Totò, avete un'ampia scelta di pizzerie Sorbillo,Decumeni, il Presidente... certo poi ricordatevi sempre che Napoli è Napoli, una città grande come le altre, dove non vi sognereste di comprare in strada un I-Phone5 per 100€, quindi perché rincretinirsi proprio qua? Godetevi la passeggiata , la cultura e la gastronomia di questi posti e respirate forte ... meglio se lo fate al parco di Capodimonte ma insomma ci siamo capiti !!!
 
 
Ci si vede tutti al Wine bar allora :)