domenica 15 luglio 2012

A casa "Wanda" l'orto è in tavola...


Nell'ambito della settimana dell'ambiente e nell'accogliente cornice di "Casa Wanda" si è svolto l'evento organizzato dalla nostra associazione "A vie de case longhe"che ha promosso la passeggiata nel quartiere Liparlati alla scoperta di palazzi settecenteschi e dei sapori della nostra terra con "L'orto in tavola"...

Ma partiamo dal principio, la nostra passeggiata ha inizio alle 9e30 con i nostri ospiti e i bambini (che si sono occupati della distribuzione di piantine presso le abitazioni e le signore del quartiere),alla scoperta della "Via de case longhe" così chiamata, per la presenza di palazzi costruiti nello stesso periodo (1700) dallo stesso architetto; con una struttura comune che prevedeva un cortile, uno scalone centrale e le stanze tutte con vista mare. Iniziamo la visita ad uno dei palazzi settecenteschi più antichi "Palazzo Crocione" la cui costruzione risale al 1768 come riporta lo stemma gentilizio posto centralmente sul portale in pietra, appartenuto ad una delle famiglie marittime dell'epoca, costruttori di navi molto ricchi , che qui costruirono le loro ricche abitazioni, su quella che veniva definita la collina d'oro...



Qui troviamo affreschi, stucchi e porte decorate in ambienti dalle mura alte ed archi, il tutto a simboleggiare il lavoro dei proprietari e i loro scambi commerciali con la Spagna , come si può notare dallo stucco con la capasanta simbolo di S.Giacomo al quale è dedicata la chiesa del quartiere. Gli infissi sono in castagno, le porte ben conservate, riportano il gusto dell'epoca, mentre negli affreschi si snodano prospettive di piazze e palazzi, dipinte come su cartigli srotolati da angeli e animali marini


La nostra passeggiata proseguirà verso il cimitero monumentale di positano, dove la nostra guida Lucia Ferrara  , cede il posto allo storico Romolo Ercolino, che ci parlerà degli illustri personaggi che negli anni fra le due guerre, hanno vissuto da rifugiati a Positano, hanno contribuito alla vita e alla cultura del paese, ed oggi sono sepolti nel nostro cimitero... Tra loro ricordiamo:   Jill Hauser (esponente della  Bauhaus) . Teodore Massine (padre di Leonide Massine ballerino), Kurt Kramer (pittore),  Michele Semenoff ed Essad Bey (scrittori)



Dopo questa incursione nella storia... eccoci ospiti nel giardino di casa Wanda, dove ad accoglierci, oltre alla padrona di casa e la socia fondatrice della nostra associazione, c'è un brunch a base di piatti tipici fatti con le verdure dei nostri orti e preparati dai membri e dalle signore del quartiere Liparlati
 a cui facciamo i nostri ringraziamenti, per l'adesione e l'entusiasmo dimostrato per la nostra iniziativa e per la bella giornata trascorsa in compagnia 



E per ultimo ma non certo per importanza, un grazie speciale aTerredora  e al  The Wine Bus che hanno sponsorizzato la nostra iniziativa con i vini (Fiano e Greco di Tufo) della loro Irpinia ..


e alla rappresentanza comunale che ha brindato con noi



Dal Diwine Food Buona estate e alla prossima... Salute !

domenica 8 aprile 2012

Il casatiello

Nella versione dolce o salato, fa da protagonista sulle nostre tavole la domenica di Pasqua ed il giorno dopo all'aria aperta. Il casatiello salato, abbinato alla minestra maritata o agli affettati, come vuole la tradizione napoletana, è di facile preparazione. Ed eccovi qui gli ingredienti:
Farina 500 gr.
Lievito birra gr.40
sugna o olio gr.100
formaggio pecorino gr. 150
pancetta a dadini gr. 200
sale q.b.
pepe q.b.
uova per guarnire

Stemperare il lievito in un pò d'acqua, aggiungere 6 cucchiai di farina, impastate e fate in panetto che lascerete lievitare coperto ed in luogo tiepido. Disponete il resto della farina a fontana. Al centro sistematevi il panetto quindi aggiungete gli altri ingredienti. Lavorate la pasta ben ben per circa 20 minuti.Mettete da parte un pezzetto di impasto che vi servirà per fissare le uova sul casatiello.

 Mettete la pasta in uno stampo col buco ed un pò di sugna. Copritelo con un panno di lana e fatelo lievitare.

Quando il casatiello sarà ben cresciuto infornate a forno già tiepido e lasciatelo cuocere per circa 30 minuti.

Durante la cottura la vostra casa si inebrierà di profumi del cacio e del pepe.


Buona Pasqua a tutti






giovedì 23 febbraio 2012

Nelle terre del Taurasi...

La  nostra associazione è partita alla volta delle terre del Taurasi, per una passeggiata tra i vigneti e le tradizioni vinicole dell'Irpinia, provincia di Avellino... Accompagnati dal sole, che ci ha seguito da una provincia all'altra, abbiamo attraversato il territorio irpino tra il bianco della neve e lo spettacolo delle colline coltivate a vigneti e ulivi, sbarcando finalmente, in località"Contrada Sala" dove sorge l'Azienda Agricola Antonio Caggiano con le omonime e rinomate "Cantine Caggiano". Ad accoglierci e a guidarci nel nostro tour Enogastronomico, non una ma ben tre guide d'eccezione, il proprietario delle cantine il signor Antonio, il figlio architetto, (che hanno ideato e ristrutturato le cantine) e Gaetano Petrillo del "The wine Bus" ambasciatore e guida della sua terra e delle sue tradizioni.

Ma passiamo ad alcuni cenni storici che riguardano i nostri ospiti e il loro splendido vino... le cantine Caggiano, nascono nel 1990 da un'idea di Antonio Caggiano, con l'intento di ritrovare i sapori e i profumi del vino del Taurasi e per creare un piccolo museo della vita contadina

Qui in un percorso che procede verso il basso, tra pareti di pietra e soffitti a volta, nasce e matura il vino prodotto con uve Aglianico di Taurasi, tre DOCG di eccellenza , di cui fanno parte  ....
il Fiano, il Greco di Tufo e il nostro Taurasi , uve prodotte in un territorio di 30 ettari diviso in 5 zone differenti.  Tali  DOCG vengono prodotte in 17 comuni avellinesi che costituiscono la zona del Taurasi. Per definirsi davvero un "taurasi" il vino deve invecchiare 3 anni, 2 dei quali passati in Barrique (botti di legno di rovere che vengono cambiate ogni 4 anni) ed uno in bottiglia, il suo colore deve essere rubino con venature granata-arancione ed al palato deve avvertirsi quel retrogusto vanigliato ed aromatico dato dall'invecchiamento in barrique.



A testimonianza dell'amore per la sua terra , le sua storia e del suo senso estetico, nelle cantine Caggiano, troviamo antiche fontane di pietra lavorate e scene che rappresentano la vendemmia .... particolari d'effetto sono i lampadari ricavati dai vecchi cerchi e doghe delle botti, così come il corrimano e le sedie che utilizzano il fondo delle vecchie barrique, da 125lt, come sedile                     Durante il percorso si snoda un piccolo museo della vita contadina dove si possono vedere i vecchi "ferri del mestiere" di vendemmiatore... e così tra imbuti , botti, pompe per il  verderame e macchinari per tappare le bottiglie, arriviamo alla degustazione del vino "Fiagrè


Per poi proseguire il nostro tour nell'agriturismo delle cantine Caggiano , dove siamo stati deliziati da un pranzo ed un'atmosfera impeccabile con panorama mozzafiato sulle colline innevate
Lasciate le cantine Caggiano , abbiamo proseguito il nostro itinerario culturale , con una visita al "palazzo Marchionale" sede dell'enoteca regionale, una volta dimora di "Carlo Gesualdo" signore di quelle terre , musicista e compositore talentuoso, autore di madrigali, presso la cui corte furono ospiti numerosi artisti e poeti , tra cui Torquato Tasso, e le cui vicende personali danno al palazzo un alone di mistero.

Qui nelle vecchie scuderie è stato allestito un percorso sensoriale dedicato ai tre vini DOCG della zona del taurasi, e nelle sale superiore fanno bella mostra di sè mobili d'epoca, la cappella privata, quadri contemporanei ed una scala elicoidale dalla quale si ha accesso al tetto, con vista del borgo
La passione e la preparazione di chi ci ha accompagnato in questo nostro piccolo tour ci hanno aperto una finestra sul mondo del vino, fatta di amore per la tradizione e per il territorio, una passione famigliare e sanguigna di chi vive in queste terre e le coltiva con tenacia
Così si è conclusa un'altra avventura del DiwineFood, con la piacevole ebrezza del ritorno e del vino .... e ricordate che:
 "la vita è troppo breve per sprecarla bevendo pessimo vino"
 CIAO CIAO