giovedì 23 febbraio 2012

Nelle terre del Taurasi...

La  nostra associazione è partita alla volta delle terre del Taurasi, per una passeggiata tra i vigneti e le tradizioni vinicole dell'Irpinia, provincia di Avellino... Accompagnati dal sole, che ci ha seguito da una provincia all'altra, abbiamo attraversato il territorio irpino tra il bianco della neve e lo spettacolo delle colline coltivate a vigneti e ulivi, sbarcando finalmente, in località"Contrada Sala" dove sorge l'Azienda Agricola Antonio Caggiano con le omonime e rinomate "Cantine Caggiano". Ad accoglierci e a guidarci nel nostro tour Enogastronomico, non una ma ben tre guide d'eccezione, il proprietario delle cantine il signor Antonio, il figlio architetto, (che hanno ideato e ristrutturato le cantine) e Gaetano Petrillo del "The wine Bus" ambasciatore e guida della sua terra e delle sue tradizioni.

Ma passiamo ad alcuni cenni storici che riguardano i nostri ospiti e il loro splendido vino... le cantine Caggiano, nascono nel 1990 da un'idea di Antonio Caggiano, con l'intento di ritrovare i sapori e i profumi del vino del Taurasi e per creare un piccolo museo della vita contadina

Qui in un percorso che procede verso il basso, tra pareti di pietra e soffitti a volta, nasce e matura il vino prodotto con uve Aglianico di Taurasi, tre DOCG di eccellenza , di cui fanno parte  ....
il Fiano, il Greco di Tufo e il nostro Taurasi , uve prodotte in un territorio di 30 ettari diviso in 5 zone differenti.  Tali  DOCG vengono prodotte in 17 comuni avellinesi che costituiscono la zona del Taurasi. Per definirsi davvero un "taurasi" il vino deve invecchiare 3 anni, 2 dei quali passati in Barrique (botti di legno di rovere che vengono cambiate ogni 4 anni) ed uno in bottiglia, il suo colore deve essere rubino con venature granata-arancione ed al palato deve avvertirsi quel retrogusto vanigliato ed aromatico dato dall'invecchiamento in barrique.



A testimonianza dell'amore per la sua terra , le sua storia e del suo senso estetico, nelle cantine Caggiano, troviamo antiche fontane di pietra lavorate e scene che rappresentano la vendemmia .... particolari d'effetto sono i lampadari ricavati dai vecchi cerchi e doghe delle botti, così come il corrimano e le sedie che utilizzano il fondo delle vecchie barrique, da 125lt, come sedile                     Durante il percorso si snoda un piccolo museo della vita contadina dove si possono vedere i vecchi "ferri del mestiere" di vendemmiatore... e così tra imbuti , botti, pompe per il  verderame e macchinari per tappare le bottiglie, arriviamo alla degustazione del vino "Fiagrè


Per poi proseguire il nostro tour nell'agriturismo delle cantine Caggiano , dove siamo stati deliziati da un pranzo ed un'atmosfera impeccabile con panorama mozzafiato sulle colline innevate
Lasciate le cantine Caggiano , abbiamo proseguito il nostro itinerario culturale , con una visita al "palazzo Marchionale" sede dell'enoteca regionale, una volta dimora di "Carlo Gesualdo" signore di quelle terre , musicista e compositore talentuoso, autore di madrigali, presso la cui corte furono ospiti numerosi artisti e poeti , tra cui Torquato Tasso, e le cui vicende personali danno al palazzo un alone di mistero.

Qui nelle vecchie scuderie è stato allestito un percorso sensoriale dedicato ai tre vini DOCG della zona del taurasi, e nelle sale superiore fanno bella mostra di sè mobili d'epoca, la cappella privata, quadri contemporanei ed una scala elicoidale dalla quale si ha accesso al tetto, con vista del borgo
La passione e la preparazione di chi ci ha accompagnato in questo nostro piccolo tour ci hanno aperto una finestra sul mondo del vino, fatta di amore per la tradizione e per il territorio, una passione famigliare e sanguigna di chi vive in queste terre e le coltiva con tenacia
Così si è conclusa un'altra avventura del DiwineFood, con la piacevole ebrezza del ritorno e del vino .... e ricordate che:
 "la vita è troppo breve per sprecarla bevendo pessimo vino"
 CIAO CIAO

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